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Forum Scenari Immobiliari

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ECCO COME VUOLE VIVERE LA GENERAZIONE C: CASA, CONNESSIONE E CUORE

Presentata la ricerca “La casa dei giovani di domani” a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con COIMA, al 30mo Forum di Santa Margherita. Milano e Roma le città che rispondono maggiormente ai desideri delle giovani generazioni, seguite da Torino e Napoli

 

I giovani hanno un’idea chiara di come desiderano la loro casa del futuro. Associati da sempre al concetto di cambiamento e novità, esprimono in modo aperto e trasparente i loro desideri, anche in merito al luogo dove vogliono vivere, alle sue caratteristiche e peculiarità, ai suoi requisiti essenziali e ai servizi accessori. Se da un lato la complessità del momento storico ha lasciato tracce profonde di incertezza e preoccupazione, particolarmente evidenti in ambito economico e sociale, dall’altro ha consentito l’emergere di una capacità di adattamento inaspettata e della volontà tenace di essere protagonisti della propria storia.

È quanto emerge dalla ricerca “La casa dei giovani di domani” a cura di Scenari Immobiliari in collaborazione con COIMA, presentata oggi nel corso del 30° Forum di Scenari Immobiliari.

Lo Studio ha la finalità di individuare dimensioni, caratteristiche ed evoluzioni dei desideri delle giovani generazioni, declinati con diverse accezioni in rapporto al territorio di riferimento, anche come spunto di riflessione per gli operatori del mercato residenziale.

La ricerca parte dall’analisi dell’esistente a livello economico, demografico e dell’offerta immobiliare, e deriva le tendenze al 2030 per dare evidenza di come il prodotto oggi viene recepito e quanto esso sia aderente ai desideri. Il confronto è stato esteso ad esempi nazionali e internazionali.

Il Rapporto si è focalizzato sulle città di Bari, Bologna, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino. Stimata l’offerta di unità abitative per locazione e acquisto, con un focus sulle tipologie preferite dalla popolazione appartenente alla fascia d’età compresa tra i 20 e i 40 anni, si è individuata una domanda potenziale annuale di unità abitative al 2030 pari a circa 160 mila unità immobiliari per la locazione e 230 mila unità immobiliari per l’acquisto, valori considerati rappresentativi in scala della realtà italiana.

Con l’ausilio delle risultanze di un’indagine condotta su un’ampia platea di interlocutori e diffusa sull’intero territorio nazionale, si è costruita una matrice per mettere in relazione i due indicatori, allo scopo di quantificare il “grado di soddisfazione” della domanda delle nuove generazioni.

 

Come vivono i giovani oggi

Circa il sessanta per cento dei giovani tra i 20 e i 40 anni che non vive con la famiglia di origine abita oggi in una casa di proprietà. Lo stesso dato risulta anche dal questionario effettuato, dal quale emerge che almeno la metà conferma di aver potuto effettuare l’acquisto attraverso l’accensione di un mutuo, il 23 per cento usufruisce di un’abitazione in uso alla famiglia e il 20 per cento ha acquisito casa con mezzi propri e/o con l’aiuto dei familiari. I giovani che vivono in locazione abitano principalmente da soli (circa il 34 per cento) o con due o più coinquilini.

 

Come dev’essere la casa dei giovani di domani

La presenza di un balcone o di un terrazzo privato resta un desiderio ben saldo per la maggior parte degli intervistati, predominante rispetto al giardino ad uso esclusivo. Grande importanza viene attribuita alla luminosità dell’appartamento e a una connessione internet efficiente e veloce, oggi valutata indispensabile. Fondamentale la presenza di un impianto integrato di aria condizionata.

Oggi sono numerosi i progetti residenziali che puntano sull’offerta di servizi aggiuntivi a livello condominiale. I servizi di portineria sono ritenuti indispensabili da oltre la metà degli intervistati. Palestra e piscina condominiale confermano un elevato interesse, mentre aumenta l’appetibilità la presenza di spazi dedicati al coworking.

A Milano i giovanissimi desiderano andare in locazione, nel resto del Paese preferiscono ancora una casa in proprietà con dimensioni generose e danno minore attenzione alla presenza di servizi condominiali. Apprezzano luce e spazi ariosi, ambienti ben definiti nelle funzioni, un balcone (o un terrazzo) abitabile. Cercano una connessione internet rapida ed efficiente per essere sempre online e impianti tecnologici evoluti e integrati. Gradiscono un servizio di portineria H24 per la gestione quotidiana degli ingressi e degli spazi comuni, un giardino verde condominiale, una zona per il deposito di consegne a domicilio e un’area fitness.

 

Le città che vanno incontro ai desideri dei giovani

In assenza di un tipo di offerta evoluta, la domanda dei giovani ripercorre gli schemi tradizionali e solo limitatamente considera l’affitto come opzione preferita.

La domanda di locazione residenziale è già rilevabile per necessità formativa e professionale a Roma, Milano e in alcune delle maggiori realtà nazionali. È consistente nei capoluoghi in cui il prezzo medio degli immobili è elevato tanto da non consentire l’acquisto per mancanza di liquidità immediata per l’anticipo. Fatica invece a emergere negli altri capoluoghi regionali.

Il comparto da tempo sta agendo per lo sviluppo di un settore qualificato, grazie alle azioni messe in atto da società che realizzano e gestiscono immobili specializzati. Per quanto a livello nazionale il mercato delle compravendite continuerà a rivestire un ruolo di primaria importanza, il settore della locazione residenziale gestita si svilupperà con una velocità tanto maggiore quanto più importanti saranno gli esempi realizzati e di cui si verrà a conoscenza.

 

Nuove forme dell’abitare giovane

La casa dei giovani di domani è chiamata a rappresentare l’evoluzione dei modelli abitativi esistenti, pensata in relazione alle esigenze dettate dai nuovi modi di vivere e lavorare, all’innovazione tecnologica e alle tematiche di sostenibilità.

Nel corso dell’ultimo decennio, la percentuale di popolazione in locazione è cresciuta in tutta Europa a causa della mutata convenienza economica, dei cambiamenti sociali e della progressiva urbanizzazione. Operatori specializzati si sono dedicati a questo segmento del mercato, con soluzioni innovative e piattaforme gestionali specifiche.

Questi modelli innovativi prevedono una gestione completa di tutte le fasi del processo di locazione, dalla sottoscrizione dei contratti alla messa a disposizione di servizi a livello condominiale. Due sono le principali tipologie messe in atto: il coliving, fortemente improntato sul concetto di comunità e condivisione, e il multifamily, destinato principalmente a famiglie con figli e coppie.

Il rapporto presenta alcuni casi esemplificativi realizzati all’estero, in ambito anglosassone e spagnolo, analizzandone le caratteristiche, le peculiarità e i punti di forza progettuali e gestionali.

Il mercato milanese si è rivelato particolarmente ricettivo nei confronti delle nuove tendenze dei giovani; la città, nei prossimi anni, sarà interessata da una serie di progetti residenziali in locazione, sia nelle aree centrali che in quelle periferiche.

Lo Scalo di Porta Romana si candida ad essere uno dei progetti più interessanti, grazie alla sua posizione in una zona fortemente attrattiva per studenti e giovani lavoratori. Tale progetto si propone di rispondere alle tendenze in crescita nel mercato di riferimento, favorendo il senso di comunità, offrendo servizi e amenities per i residenti, integrando a partire dalla fase progettuale un buon livello di innovazione tecnologica e garantendo un’elevata efficienza energetica.

“Le case di domani – dichiara Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliaridovranno dare una risposta concreta alla nuova domanda immobiliare da parte di Millennials e Generazione Z, potenziando gli elementi attrattivi a partire dalla fase progettuale. I giovani desiderano abitazioni che favoriscano il senso di comunità, l’integrazione tecnologica e la flessibilità. Questo è il ritratto della domanda del futuro, una immaginaria Generazione C, alla ricerca di una interazione tra casa, cuore e connessione, quindi di fortissima innovazione legata alla tradizione. In questo momento abbiamo la possibilità di rigenerare il patrimonio immobiliare residenziale esistente, che necessita di rinnovo. Speriamo dunque che questo lavoro possa dare indicazioni concrete e diventare strumento utile agli operatori per creare valore, consolidare flussi di cassa e generare buoni rendimenti”.

 “Dalla ricerca composta con Scenari Immobiliari assieme ai giovani colleghi di COIMA è emersa una serie di requisiti aspirazionali, in particolare rispetto alla generazione di connessioni relazionali che amplifichino la socialità, che stiamo integrando anche nel progetto dello Scalo di Porta Romana. Qui vedrà la luce un campus per studenti integrato con il quartiere in edilizia residenziale sociale, un’infrastruttura accessibile per i giovani con circa 1.400 posti letto riconvertiti dal Villaggio Olimpico di Milano-Cortina 2026” ha commentato Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA.

 

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